Il 14 novembre i Carabinieri della Stazione di Rende hanno dato esecuzione alla sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con quella degli arresti domiciliari nei confronti di un cinquantacinquenne, per essersi reso responsabile in più occasioni di atti persecutori e minacce.
Il cinquantacinquenne cosentino, lo scorso 12 novembre, in violazione del divieto di contattare la vittima, le inviava un ulteriore messaggio di minaccia ingenerando nella persona offesa, un professionista rendese, un fondato timore per la propria incolumità.
Il Gip di Cosenza, vista l’istanza avanzata dal PM della locale Procura della Repubblica, ha ritenuto il comportamento dell’indagato reiterativo della condotta già censurata, decretando perciò la sostituzione della misura in atto con quella degli arresti domiciliari. Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato, che lo stesso è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
Rende, atti persecutori e minacce nonostante il divieto di avvicinamento: arrestato 55enne
Il 14 novembre i Carabinieri della Stazione di Rende hanno dato esecuzione alla sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con quella degli arresti domiciliari nei confronti di un cinquantacinquenne, per essersi reso responsabile in più occasioni di atti persecutori e minacce.
Il cinquantacinquenne cosentino, lo scorso 12 novembre, in violazione del divieto di contattare la vittima, le inviava un ulteriore messaggio di minaccia ingenerando nella persona offesa, un professionista rendese, un fondato timore per la propria incolumità.
Il Gip di Cosenza, vista l’istanza avanzata dal PM della locale Procura della Repubblica, ha ritenuto il comportamento dell’indagato reiterativo della condotta già censurata, decretando perciò la sostituzione della misura in atto con quella degli arresti domiciliari. Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato, che lo stesso è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
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