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Alunni con alto potenziale cognitivo e altri bisogni educativi speciali: una legge per promuove inclusione e pari opportunità
Alunni con alto potenziale cognitivo (APC) e altri bisogni educativi speciali (BES), promuovere l’inclusione scolastica e sociale e lo sviluppo delle potenzialità; garantire il diritto alle pari opportunità di formazione e di istruzione; incoraggiare il successo scolastico; commisurare il rendimento alle potenzialità prevenendo l’abbandono scolastico conseguente al mancato soddisfacimento delle proprie esigenze cognitive. – Sono, questi, in sintesi, i principali obiettivi contenuti nella proposta di legge discussa in prima lettura oggi (martedì 5 novembre) dalla terza commissione consiliare sanità, attività sociali, culturali e formative del Consiglio Regionale, presieduta da Pasqualina Straface, che ne è anche la prima firmataria.
Sottoscritta su imput della stessa Presidente Straface anche dai colleghi consiglieri regionali Pietro Raso e Sabrina Mannarino, la proposta di legge sarà condivisa anche con il mondo delle associazioni.
Attraverso questa proposta – ha precisato la Presidente, chiarendo che seguiranno ulteriori audizioni – di concerto con gli enti locali, la Regione Calabria vuole promuovere interventi diretti a garantire la piena realizzazione della persona, il diritto ai servizi educativi e all’istruzione, all’apprendimento e all’inclusione degli studenti con disabilità certificata e degli studenti che hanno necessità di attenzione speciale nel corso del loro percorso scolastico per BES.
In particolare, le Strategie di intervento educativo e inclusione scolastica degli alunni con alto potenziale cognitivo (APC) e altri bisogni educativi speciali (BES), prevedono l’identificazione precoce degli alunni con BES negli istituti scolastici a partire dalla scuola dell’infanzia; l’adozione di profili educativi e formazione dei docenti.
Le azioni contenute nella proposta di legge prevedono anche l’attività di sensibilizzazione e formazione degli insegnanti affinché siano in grado di riconoscere e supportare gli alunni con BES, che la Regione riconosce come l’area dello svantaggio scolastico più ampia, di quella riferibile alla presenza di deficit, insieme ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e ai disturbi da deficit di attenzione e iperattività (ADHD); la creazione, presso il dipartimento regionale competente, di una banca dati dei soggetti con BES presenti sul territorio regionale, senza oneri aggiuntivi per la finanza regionale; la collaborazione e comunicazione tra scuola, insegnanti, specialisti e genitori, per tutelare e promuovere le esigenze e i bisogni degli alunni con BES; l’attività di sensibilizzazione e informazione dei genitori; la creazione di una rete di intervento sui BES; la sinergia tra istituzioni scolastiche e servizi di Unità operative di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza (UONPIA) della Regione Calabria.
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