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Furono arrestati con l’accuso di furto presso un albergo di Belvedere: prosciolti in appello

 

La Corte d’Appello di Catanzaro ha prosciolto due imputati dalle accuse di furto presso l’Hotel Perla Majestic” sito a Belvedere Marittimo riformando così la sentenza emessa dal Tribunale di Paola.

 

 

La vicenda, già nota alle cronache, risale all’agosto del 2015, quando i due imputati – entrambi incensurati – furono arrestati dai Carabinieri della Stazione di Belvedere Marittimo con l’accusa di aver infranto le finestre del piano terra dell’albergo per sottrarre vari beni, tra cui televisori e mobili. Gli imputati vennero immediatamente tradotti in caserma e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, associati al carcere di Paola.

A seguito dell’udienza di convalida degli arresti, tenutasi presso il carcere di Paola, il Gip Carmine De Rose, nonostante il parere contrario del Pubblico Ministero Dott. Verderese, dispose la scarcerazione. Il Pubblico Ministero aveva richiesto la permanenza in custodia cautelare in carcere per entrambi gli imputati, ma il giudice ritenne valide le argomentazioni avanzate dall’Avv. Italo Guagliano, il quale presentò una versione dei fatti significativamente diversa rispetto a quella dell’accusa. Secondo la difesa, le circostanze del presunto furto dovevano essere riconsiderate, in quanto parte dei beni sottratti risultava abbandonata, mentre altri oggetti appartenevano già agli imputati.

Nel 2022, il Tribunale di Paola pronunciò una sentenza di condanna per furto aggravato nei confronti degli imputati. Tuttavia, la difesa impugnò tale decisione, sostenendo che la ricostruzione dei fatti effettuata dagli inquirenti e accettata dal giudice di primo grado presentasse errori significativi e inesattezze. In particolare, la difesa sottolineò che le aggravanti contestate dovevano essere ritenute insussistenti, con la conseguenza che mancava nei confronti degli imputati una condizione di procedibilità.

Dopo un lungo percorso giudiziario, la Corte d’Appello di Catanzaro ha accolto le argomentazioni dell’Avv. Guagliano, ribaltando la sentenza di primo grado e prosciogliendo definitivamente i due imputati da ogni accusa.

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