Il Sindaco Giovanni Macrì: “Luogo di accoglienza e speranza”
Da appartamento confiscato alla criminalità organizzata a dimora da destinare alle donne e ai bambini vittime di violenza. Sono partiti ufficialmente i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’immobile.
Si tratta di uno dei quattro immobili confiscati e assegnati – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì – che il Comune ha utilizzato in modo concreto e trasformate in spazi e strumenti per il bene comune e per finalità sociali.
La scelta di recuperare un bene confiscato alla criminalità organizzata per questo progetto ha un forte valore simbolico, intriso di speranza e di rinascita. Vuole essere un segno tangibile della solidarietà della comunità e dell’impegno nel creare un futuro migliore per coloro che ne hanno più bisogno. La dimora per vittime di violenza – aggiunge – in particolare, non solo contribuirà alla rigenerazione urbana, ma anche alla ricostruzione delle vite di coloro che hanno subito vessazioni e maltrattamenti.
La dimora in corso di realizzazione rappresenta Finanziato dall’Agenzia per la coesione territoriale per 250 mila euro il progetto è destinato ad offrire non solo rifugio, ma anche la possibilità di iniziare un percorso di recupero.
L’intervento prevede una ristrutturazione completa degli spazi interni, con particolare attenzione alla creazione di tre camere indipendenti, ognuna dotata di servizio privato e comfort essenziali. Sarà realizzata, inoltre, una spaziosa area living con cucina attrezzata e zona pranzo accogliente e funzionale per favorire momenti di aggregazione e convivialità e la partecipazione attiva delle ospiti. La conclusione dei lavori è prevista entro il prossimo Natale.
Tropea, da bene confiscato alla criminalità a dimora per le vittime di violenza
Il Sindaco Giovanni Macrì: “Luogo di accoglienza e speranza”
Da appartamento confiscato alla criminalità organizzata a dimora da destinare alle donne e ai bambini vittime di violenza. Sono partiti ufficialmente i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’immobile.
Si tratta di uno dei quattro immobili confiscati e assegnati – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì – che il Comune ha utilizzato in modo concreto e trasformate in spazi e strumenti per il bene comune e per finalità sociali.
La scelta di recuperare un bene confiscato alla criminalità organizzata per questo progetto ha un forte valore simbolico, intriso di speranza e di rinascita. Vuole essere un segno tangibile della solidarietà della comunità e dell’impegno nel creare un futuro migliore per coloro che ne hanno più bisogno. La dimora per vittime di violenza – aggiunge – in particolare, non solo contribuirà alla rigenerazione urbana, ma anche alla ricostruzione delle vite di coloro che hanno subito vessazioni e maltrattamenti.
La dimora in corso di realizzazione rappresenta Finanziato dall’Agenzia per la coesione territoriale per 250 mila euro il progetto è destinato ad offrire non solo rifugio, ma anche la possibilità di iniziare un percorso di recupero.
L’intervento prevede una ristrutturazione completa degli spazi interni, con particolare attenzione alla creazione di tre camere indipendenti, ognuna dotata di servizio privato e comfort essenziali. Sarà realizzata, inoltre, una spaziosa area living con cucina attrezzata e zona pranzo accogliente e funzionale per favorire momenti di aggregazione e convivialità e la partecipazione attiva delle ospiti. La conclusione dei lavori è prevista entro il prossimo Natale.
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