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Tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso: eseguite 4 misure cautelari tra Cosenza, Castrovillari e Reggio Calabria

Il provvedimento scaturisce dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Cosenza che hanno consentito di ricostruire l’ipotizzata tentata estorsione ai danni di un imprenditore della provincia di Cosenza

 

Nelle prime ore di oggi 22 febbraio 2023, in Cosenza, Castrovillari e nella provincia di Reggio Calabria, ilĀ personale della Squadra Mobile di Cosenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica ā€“ Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 4 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al delitto di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica ā€“ Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, scaturisce dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Cosenza, attraverso una serie di accertamenti documentali, nonchĆ© attivitĆ  tecniche, che hanno consentito di ricostruire, in termini gravemente indiziari,Ā Ā l’ipotizzata tentata estorsione ai danni diĀ un imprenditore della provincia di Cosenza che aveva subito minacce tese a farlo desistere da un servizio di trasporto e custodia di equiniĀ Ā per conto di un comune della provincia di Reggio Calabria, che aveva intimato lo sgombero di un centro ippico insediato su un terreno comunale.Ā Gli esiti degli approfondimenti investigativi, accolti nella ordinanza cautelare, hanno consentito di ricostruire la vicenda (nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa), nel senso che,Ā un soggetto, titolare di un Centro Ippico nel reggino, locatario di un terreno di proprietĆ  comunale, che si era reiteratamente opposto allo sgombero, intimatogli dall’Ente, una volta appresa laĀ Ā disponibilitĆ  dell’imprenditore cosentino a realizzare il trasporto coattivo degli animali per conto del Comune, si attivava al fine di porre in essere le condotte minacciose, che venivano realizzate con la intermediazione di due soggetti gravitanti rispettivamente nei contesti della criminalitĆ  reggina e cosentina, utilizzando quale materiale latore delle minacce un compaesano dell’imprenditore vittima della tentata estorsione volta ad ottenereĀ Ā l’indisponibilitĆ  al trasporto ed alla relativa custodia degli equini.Ā Ā Il procedimento per la fattispecie di reato ipotizzata ĆØ attualmente nella fase delle indagini preliminari.

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